Per “trading bitcoin” intendiamo tutte quelle attività volte alla compravendita di bitcoin inteso come asset. “Trade” significa semplicemente commerciare, in questo caso commerciare monete a corso legale in cambio di bitcoin.
Effettivamente scambiarsi, “tradare” come si dice in gergo, è un’attività primaria per quanto riguarda bitcoin, infatti, a meno che tu sia un minatore o abbia un’attività che accetta pagamenti in bitcoin, fare trading è l’unico modo per acquisire bitcoin.
Per molti il trading di bitcoin è la prima occasione di fare quest’attività in diretta esattamente come i professionisti del mestiere che abbiamo visto in tanti film su Wall Street.
Nel mondo tradizionale ci sono professionisti, aziende, fondi di investimento che comprano commodities come il petrolio o il rame, azioni di aziende o qualunque altro bene con il preciso scopo di lucrare dalla variazione di prezzo degli stessi. Una volta concretizzato l’aumento di valore, l’asset viene venduto per realizzare la plusvalenza.
Una volta acquisiti i bitcoin ci si rende presto conto che la volatilità non solo è un “problema” ma è anche una grande opportunità. Per esempio grazie alla volatilità si può vendere qualche bitcoin dopo una repentina salita e guadagnare euro se il nostro obiettivo è fare profitto in euro. Oppure vendendo bitcoin appena prima di un crollo e comprando a prezzi scontati è possibile guadagnare il 20-30% in più di bitcoin.
Il primo caso rappresenta l’approccio più immediato per guadagnare euro. Si compra un controvalore di 1000 euro in btc, dopo una giornata in cui bitcoin sale del 20% se vendi i tuoi bitcoin realizzi 200 euro che si aggiungono alla tua dotazione in euro.
Il secondo approccio, diciamo dell’accumulatore, è quello di vendere bitcoin dopo una repentina salita nella speranza che un crollo permetta di usare i 200 euro di profitto per ottenere più bitcoin.
Da pochi anni gli strumenti finanziari tradizionali su cui è possibile fare trading sono accessibili ai piccoli investitori tramite piattaforme online come Etoro, Plus500 e simili dove si specula su qualunque forma di prodotto finanziario o commodity.
Difficilmente una persona comune può speculare sul prezzo del petrolio detenendo per un certo tempo barili e barili di greggio in garage, per cui è molto più semplice affidarsi a piattaforme di brokeraggio che offrono prodotti finanziari che simulano l’andamento del prezzo di un determinato bene. Su queste stesse piattaforme è possibile trovare prodotti avanzati come trading con leva, trading sui futures, ecc.
Tutti strumenti che fino a pochi anni fa erano accessibili solo a trader professionisti e accreditati.
Una qualità in più del bitcoin, invece, è la possibilità di fare trading anche in modalità peer to peer, quindi senza bisogno di un broker perché i bitcoin sono facilmente detenibili in autonomia e non hanno bisogno di spazio fisico. Basta trovare chi è disposto a scambiare bitcoin per euro e viceversa.
Bitcoin è un bene accessibile a tutti e permette di calibrare la propria esposizione in base al livello di conoscenza del mercato e degli strumenti disponibili.
Ora vediamo insieme diversi modi di fare trading:
Piano di accumulo
Per una persona che non non ha mai fatto trading speculativo è consigliabile effettuare trade il meno possibile e comprare bitcoin nell’ottica di detenerlo nel lungo periodo.
Per questo tipo di persone è consigliabile fare acquisti a cadenze regolari che astraggono dal prezzo, ma che seguono un piano ben preciso come comprare ogni 2 settimane o una volta al mese, ecc.; comprare piccole quantità equamente distribuite nel tempo permette di godere della crescia nel lungo periodo di bitcoin senza subire troppo la volatilità.
Trading basato su fondamentali e trend
Persone più coscienti delle fondamente della tecnologia possono capire quando può essere un buon momento per comprare e quando il momento di vendere. Bitcoin ha molti fondamentali che giustificano e spiegano l’andamento delle quotazioni, una di questa è l’esistenza dei cicli Bitcoin causati dal fenomeno detto “Halving“, questo fenomeno fa sì che ogni 4 anni l’offerta di bitcoin si dimezzi e questo crea regolarmente una pressione lato offerta che cala e spinge notevolmente il prezzo nei mesi seguenti al dimezzamento.
Inoltre esistono altri indicatori fondamentali quali l’”hash rate” ovvero il livello di potenza di calcolo immesso nel sistema, oppure gli sviluppi lato tecnologico che permettono di capire e dare un significato al prezzo di bitcoin in un dato momento potendo così valutare se bitcoin è sottovalutato o sopravvalutato.
Trading giornaliero
Sono di altro stampo gli speculatori veri e propri, chiamati “day trader“, il cui obiettivo è solo sfruttare la volatilità di bitcoin nel breve periodo senza un’ottica di investimento di lungo periodo sulla tecnologia.
La grande volatilità del prezzo di bitcoin permette a chi sa come operare basandosi solo sull’analisi tecnica dei grafici di ottenere notevoli guadagni. In questo caso però, è necessario dedicare tempo e impegno per raggiungere prestazioni professionali altrimenti si rischia di perdere il capitale investito. È illusorio pensare di poter avere profitti senza anni ed anni di esperienza.
Il trading è un’attività che può essere molto impegnativa e il rischio di perdere fondi è veramente alto. Per questo motivo in Bitcoin People ti consigliamo le modalità di investimento più sicure in base al tuo profilo di rischio e alla tua preparazione in ambito bitcoin e trading.
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