Oggi vogliamo parlarvi dell’halving che in inglese significa letteralmente “dimezzamento”.
Capire cos’è il dimezzamento di Bitcoin ci aiuterà a capire come nascono i nuovi bitcoin? Perché ne sono previsti solo 21 milioni? Come incide l’halving sul prezzo? In questo articolo daremo risposta a queste domande.
Nell’articolo sul mining di bitcoin abbiamo spiegato come i minatori vengano ricompensati quando chiudono un blocco di transazioni valido, ovvero venendo ricompensati in bitcoin. Ad oggi, nel 2021, ogni 10 minuti un minatore risolve un blocco di transazioni valido e riceve 6,25 bitcoin nuovi di zecca come premio. Il minatore a questo punto può vendere parte dei suoi bitcoin sul mercato per pagare l’elettricità, i dipendenti ed i costi operativi. È così che i nuovi bitcoin vengono messi in circolazione.
L’halving è un meccanismo che controlla l’emissione di nuovi bitcoin.
Ripercorrendo la storia degli halving capiremo quali sono gli effetti dell’halving sul prezzo e più in generale sul network bitcoin.
Periodo 0: 50 BTC ogni 10 minuti 2009-2012
Halving | Data | Blocco | Premio per blocco | Monete minate nel periodo | % totale minato |
Lancio Bitcoin | 3 Gennaio 2009 | 0 | 50 | 10,500,00 | 50% |
Il software Bitcoin è stato lanciato nel gennaio 2009. A quel momento il sistema metteva a disposizione 50 bitcoin ogni 10 minuti. Chiunque, utilizzando il software open source di Bitcoin, poteva mettere a disposizione potenza di calcolo per mettere in sicurezza le transazione e ambire alla ricompensa.
C’erano veramente pochi appassionati informatici, che solamente con l’ausilio di un laptop, erano in grado di minare centinaia di bitcoin al giorno. In quel periodo i bitcoin non avevano ancora un prezzo in dollari per cui erano principalmente Satoshi e gli altri cypherpunk a minare. Soltanto nel marzo del 2010 viene aperto il primo exchange bitcoin, ciò crea il primo prezzo di scambio dollaro-bitcoin, partendo da pochi centesimi di dollaro a bitcoin.
Nel 2011, a due anni dal suo lancio, bitcoin raggiunge la parità di valore col dollaro.
In questo periodo sono stati prodotti 10,5 milioni di bitcoin, il che rappresenta il 50% dell’offerta totale emessa nei primi 4 anni di vita. Per questo, bitcoin in questa fase è considerato un bene di nicchia, infatti ne parlano e lo usano poche persone.
Periodo 1: 25 BTC ogni 10 minuti- 2012-2016
Halving | Data | Blocco | Premio per blocco | Monete minate nel periodo | % totale minato |
Halving 1 | 28 Novembre 2012 | 210.000 | 25 | 5.250.000 | 75% |
Il 28 Novembre 2012 per la prima volta il “pezzo di codice” che controlla il dimezzamento si attiva e riduce la ricompensa da 50 a 25 i bitcoin emessi ogni 10 minuti.
In questo periodo il bitcoin finisce sotto l’attenzione mediatica per varie vicende legate al dark web come ad esempio la chiusura di “Silk Road” da parte dell’FBI. Silk Road era il più grande marketplace del dark web dove era possibile pagare solo in bitcoin per la compravendita di stupefacenti e altri prodotti di cui è vietata la vendita in dollari. Dopo questo halving il prezzo di bitcoin è passato da 10 dollari circa a 1100 dollari nell’autunno del 2013.
In questo periodo sono stati prodotti un totale di 5,25 milioni di bitcoin arrivando quindi ad un 75% di tutta l’estrazione possibile.
Periodo 2: 12,5 BTC ogni 10 minuti- 2016-2020
Halving | Data | Blocco | Premio per blocco | Monete minate nel periodo | % totale minato |
Halving 2 | 9 Luglio 2016 | 420.000 | 12.5 | 2.625.000 | 87.5% |
Il 9 luglio 2016, al Blocco 420.000 la remunerazione dei minatori cala ancora una volta.
In questo periodo il prezzo si muove da 600 dollari per raggiungere i 20000 dollari a dicembre del 2017.
Molti si ricorderanno questa esplosione di prezzo perché per la terza volta Bitcoin finisce sulla bocca di tutti.
In questo periodo sono creati altri 2.625.000 bitcoin, portando a 87.5% della quantità prevista in circolazione.
Periodo 3: 6,25 BTC ogni 10 minuti- 2020-2024
Halving | Data | Blocco | Premio per blocco | Monete minate nel periodo | % totale minato |
Halving 3 | Maggio 2020 | 630.000 | 6.25 | 1.312.500 | 93.75% |
Oggi a marzo 2021 siamo quasi un anno dentro la terza era halving di Bitcoin.
Questa fase è iniziata il 11 Maggio 2020, quando il prezzo era intorno agli 8.000 dollari, oggi siamo a circa 50.000 dollari.
Il protocollo Bitcoin ripete il dimezzamento ogni 210000 blocchi minati, il prossimo halving è previsto nel 2024. Da quel momento per altri 210000 blocchi ci sarà una ricompensa di 3.125 bitcoin, poi 1.5626, poi 0.78 btc e così via per un totale di 33 halving.
Continuando questa sequenza, si arriverà un giorno nel 2141 a zero Bitcoin emessi. A quel punto minare bitcoin ricompenserà solo tramite le commissioni sulle transazioni. La quantità totale tenderà a 21 milioni senza mai raggiungerli. Oggi siamo a circa 18 milioni di bitcoin estratti, ne restano meno di 3 milioni da estrarre.
Cicli Bitcoin
Molti sostengono che le esplosioni di prezzo che si manifestano in bitcoin (guarda caso ogni 3-4 anni) siano dovute agli halving, cioè al fatto che ogni 4 anni il mercato subisca uno shock che dimezza l’offerta di nuove monete.
Per la legge della domanda offerta è naturale pensare che una riduzione drastica di nuove unità aumenti il valore del singolo oggetto. Questo aumento di valore percepito fa partire una “bull run”, come si dice in gergo, ovvero un aumento considerevole del prezzo in un lasso di tempo molto breve, circa 12-18 mesi dopo il dimezzamento. Dopo queste esplosioni, il prezzo si riduce pesantemente tornando verso valori medi. In questo secondo periodo di assestamento in cui il prezzo scende, molti minatori vanno fuori mercato non riuscendo a coprire i costi delle loro operazioni. Nel frattempo, l’aumentare del prezzo ha attirato nuova domanda di bitcoin e spinge nuovi minatori a partecipare fino al prossimo halving quando il ciclo riparte. Gli halving sono uno shock che accelera il prezzo del bitcoin e la sua adozione.
Gli halving guidano l’adozione di bitcoin
Perché Satoshi Nakamoto abbia inserito questa logica nel protocollo è un po’ un mistero, non ha mai spiegato direttamente le ragioni alla base del meccanismo. Alcuni ritengono che l’obiettivo sia proprio creare l’effetto “bolla speculativa” che attrae nuove persone. I drastici rialzi di prezzo attraggono molta attenzione da nuove persone, energie ed imprenditori. Queste persone inizialmente attratte dal prezzo rimangono affascinate dalla tecnologia e ne guidano l’adozione verso altri individui. Ad ogni ciclo una nuova pletora di compratori adotta bitcoin e pian piano si convince che è un ottimo strumento monetario. Questo crea nuovi “hodler”, cioè persone che detengono bitcoin per la tecnologia e non tanto per il suo prezzo in termini di euro o dollari. Tanti sono diventati hodler quando bitcoin valeva 100 dollari, molti di più sono gli hodler arrivati quando bitcoin valeva 1000 dollari e probabilmente saranno ancora di più i nuovi hodler quando bitcoin varrà 100000 dollari. In questo senso il prezzo di bitcoin non è altro che un segnale che riflette l’interesse delle persone nei suoi confronti.
Satoshi avrebbe potuto distribuire tutte le monete subito, ma non avrebbe dato il tempo a Bitcoin di diffondersi in maniera organica e decentralizzata. Usando il dimezzamento per controllare l’emissione, ha permesso al valore della moneta di andare a pari passo con l’adozione reale dello strumento Bitcoin.
I primi a credere nella tecnologia hanno avuto accesso alla maggior parte delle monete quando valevano pochi centesimi, in seguito agli halving, ad ogni ciclo gli hodler dei vecchi cicli si rafforzano nella loro posizione e coinvolgono altre persone a credere in Bitcoin. Così si propaga il “virus” da persona a persona.
Emissione controllata di moneta
Tra le innovazioni introdotte da Bitcoin c’è il fatto che per la prima volta una moneta ha una politica monetaria già definita a livello di protocollo. Per questo la politica monetaria di Bitcoin è prevedibile e immodificabile. Sappiamo esattamente quanti bitcoin ci saranno in circolazioni il 31/12/2099. La quantità di oro non è perfettamente prevedibile, le monete governative sono ancora meno prevedibili perché dipendono dagli umori della politica che regolarmente diluisce il potere di acquisto della moneta creando nuove unità per finanziarsi.
Il meccanismo dell’halving riduce costantemente l’inflazione in Bitcoin. Nel periodo precedente, tra il 2016 e il 2020, l’inflazione di bitcoin era del 3,6%. In seguito all’halving di maggio 2020 siamo passati al 1,7% di inflazione annuo. Nel 2024, dopo il prossimo halving, il tasso di inflazione sarà inferiore all’1%. Bisogna considerare che l’oro ha un tasso di inflazione dell’1,5%, il che significa che ogni anno in media viene estratto 1,5% di nuovo oro rispetto a quello già esistente. Il tasso di inflazione obiettivo dei governi è il 2%. Nel 2024 bitcoin sarà la forma di denaro con la minore inflazione al mondo.
Stock to flow model
Come detto, l’offerta totale di bitcoin è nota e la sua emissione è controllata dal meccanismo del dimezzamento.
Un analista di mercati anonimo che si fa chiamare “Plan B” su Twitter ha raccolto i vari elementi che concorrono a formare il prezzo di bitcoin e ha provato a validare in un grafico la teoria secondo cui gli halving sono la causa delle esplosioni di prezzo di bitcoin.
Questo modello mette in relazione la quantità di nuovi bitcoin emessi (A) con la quantità già esistente (B). In Bitcoin conosciamo la quantità esistente e conosciamo quanti ne sono emessi ogni giorno. Per semplicità, questo modello calcola il “tasso di scarsità” ed è applicabile a tutti i beni come oro, rame o altri metalli preziosi. Il grafico in scala logaritmica mostra sulla sinistra il valore in dollari di 1 bitcoin. La linea continua rappresenta il livello di Stock to Flow (tasso di scarsità dato da B/A). Nel caso di Bitcoin, ogni volta che avviene un halving il componente A diminuisce aumentando il tasso di scarsità. La teoria vuole che all’aumentare del tasso di scarsità il prezzo si adatti molto velocemente per continuare a soddisfare la domanda.
I puntini colorati rappresentano i prezzi effettivi di bitcoin. Si può osservare che in coincidenza degli halving lo stock to flow aumenta improvvisamente perché diminuisce il denominatore, quello che si osserva è una crescita del prezzo di bitcoin nell’ordine di 1 o 2 grandezze.
Come si vede in questo modello matematico, il prezzo di bitcoin sembra essere molto prevedibile nel lungo periodo. Da un lato la variabile offerta è nota, dall’altro gli halving spingono il sistema a trovare nuovi prezzi di equilibrio senza subire ingerenze o influenze esterne.