Bitcoin Voices nasce per dare spazio alle personalità e le aziende più influenti in ambito Bitcoin e Blockchain in Italia.
Oggi abbiamo intervistato Nicola Vaccari che, insieme a Marco Amadori ed altri bitcoiner di Rovereto, è tra i pionieri della tecnologia Bitcoin in Italia. In questa divertente chiacchierata Nicola, Nik per gli amici, ci racconterà l’evoluzione del progetto Bitcoin Valley a Rovereto e provincia, che cosa hanno imparato negli anni e cosa si aspettano nel prossimo futuro.
Ci racconti la storia della Bitcoin Valley? Quali sono i vostri valori?
L’idea alla base della Bitcoin Valley è nata per creare un esempio concreto che dimostri la possibilità di avere un’economia che utilizza bitcoin come moneta di tutti i giorni. Abbiamo creato la Bitcoin Valley per diventare un esempio di come si possa sperimentare il denaro in maniera diversa.
Marco Amadori per primo si è chiesto come integrare la nuova tecnologia nella vita di tutti i giorni, così abbiamo cominciato nel 2015 a parlare a commercianti, “negozietti” e artigiani della città, alcuni hanno ascoltato e compreso i nostri discorsi, prima la pizzeria vicino al centro di ricerca poi il bar “Mani Al Cielo” in pieno centro, successivamente è arrivato il macellaio e poi il tabaccaio.
Nel 2017 un ente pubblico della Vallagarina, che fornisce buoni pasto a undici mila studenti, ha deciso di inserire bitcoin tra i metodi di pagamento accettati. In realtà in paesi come la Svizzera queste sono cose tutt’altro che straordinarie, infatti nel comune di Zugo è possibile pagare le tasse comunali in bitcoin.
Negli anni abbiamo ricevuto molti feedback positivi e attenzione mediatica e ci piace pensare di essere la più grande demo del mondo coinvolgendo tutta la valle.
Quali servizi offrite nel concreto?
Dall’avventura Bitcoin Valley è nato il marchio “Comproeuro”. Comproeuro® vuole essere una catena di negozi sparsi per l’Italia dove le persone possono fare domande e togliersi i dubbi riguardo Bitcoin, per evitare di chiedere all’amico che lavora in banca o passare dal cugino salumiere. Il nostro obiettivo con Comproeuro® è indicare una strada chiara e sicura alle persone in modo che abbiano il tempo di assimilare e comprendere Bitcoin.
Dentro un Comproeuro è come se entrassi in una bottega, si fanno due chiacchiere, con un po’ di interazione diretta cerchiamo di farti capire perché dovresti convertire una parte dei tuoi euro in bitcoin e se sei interessato, puoi comprare direttamente da noi.
“Servizio bitcoinPOS”, un altro servizio accessibile tramite i Comproeuro, è il servizio di accettazione bitcoin. Chiunque nella propria attività può accettare bitcoin, con l’ausilio di un pos fisico che può accettare sia pagamenti in bitcoin sia con carta di credito. Inoltre si è liberi di scegliere se mantenere i fondi in bitcoin o convertirli in euro. Ovviamente Il mio sogno è che ti paghino in euro e ti arrivino direttamente i bitcoin, infatti sono sempre più commercianti vogliono mantenere in bitcoin. Se prima un 60-70% voleva la conversione immediata in euro, ora solo un 50% vuole gli euro. Riteniamo che questo cambio di atteggiamento sia dovuto alla migliore comunicazione da parte nostra sul vero valore di Bitcoin.
Offriamo anche consulenze, a volte i privati già nostri clienti o persone che ci trovano per caso che sono alla testa di aziende medio-piccole, che magari hanno clienti internazionali e li aiutiamo a ricevere pagamenti internazionali in bitcoin. Altri vogliono capire come integrare la Blockchain di Bitcoin all’interno dei loro processi aziendali.
Come la Bitcoin Valley ha influenzato il comportamento degli imprenditori nella valle?
Come accennato prima, molti commercianti inizialmente accettavano bitcoin per convertirli subito in euro, successivamente, grazie ad una maggiore consapevolezza, hanno iniziato ad accettare bitcoin senza convertirli. Altri, per promuovere i pagamenti in bitcoin, hanno cominciato a concedere sconti del 10% o 20% sui pagamenti effettuati con bitcoin, abbiamo avuto casi di serate rock & roll con il 50% di sconto per chi pagasse in bitcoin.
Quello che ferma molti dall’accettare bitcoin è l’incertezza dal punto di vista della gestione fiscale.
Accettare bitcoin è perfettamente legale, infatti bitcoin è un mezzo di pagamento liberamente accettabile. In tal senso è comunque necessario emettere una fattura/scontrino del controvalore in euro. Tolte queste preoccupazioni contabili il tutto è molto semplice.
Oggi vediamo un’intera comunità dove, per esempio, i baristi che ricevono pagamenti in bitcoin, usano gli stessi bitcoin per pagare i dipendenti e i fornitori. Noi la chiamiamo “la filiera corta del bitcoin:” hai un punto dove comprarli, ci sono luoghi dove puoi spenderli e se ricevi lo stipendio in bitcoin non hai più bisogno di un conto corrente in banca. È un piccolo esperimento che dimostra che si può fare.
Com’è cambiato il vostro modo di raccontare Bitcoin negli anni?
All’inizio avevamo un approccio diretto alla domanda “cos’è Bitcoin?” e rispondevamo delineando tutte le peculiarità e le fantastiche innovazioni introdotte da questa tecnologia.
Negli ultimi anni ci siamo invece concentrati a spiegare alle persone cos’è la moneta, facciamo emergere i limiti del sistema attuale con le monete fiat. Solo dopo un’attenta analisi delle problematiche legate alle monete governative i vantaggi portati da Bitcoin diventano evidenti.
Per le persone Bitcoin è controintuitivo perché non hanno metri di paragone nel loro vissuto. Non è mai esistita una cosa come Bitcoin. Per cui, capirne il senso è strettamente legato alla conoscenza della natura del denaro e del sistema attuale. “Cosa sono i soldi?”, “perché le FIAT non sono denaro tanto quanto le monete d’oro?” ecco, le risposte a questo tipo di domande ti permette di uscire da un matrix di idee sbagliate.
Per esempio, per sfatare l’illusione che gli euro siano una buona riserva di valore facciamo notare che, in realtà sono gli euro e i dollari a perdere valore rispetto a bitcoin che ha una scarsità matematicamente definita mentre le monete FIAT sono tenute insieme dalle leggi e dalla fiducia che riponiamo nel governo che le emette.
Quando vedremo l’adozione di massa?
Lo sdoganamento ci sarà quando la piccola banca locale venderà bitcoin sotto qualche forma, così anche la vecchietta riuscirà ad avere qualche frazione di bitcoin.
L’adozione sta arrivando a grandi passi, prima erano pochi i visionari, ora ci sono le aziende, le prossime ad entrare nel settore saranno le istituzioni bancarie e i grandi fondi di investimento e per ultimo anche le banche centrali potrebbero un giorno detenere bitcoin come riserva di valore così come fanno oggi con l’oro.
Dato che l’euro sei obbligato per normativa ad accettarlo mentre bitcoin sei libero di usarlo o meno, è molto probabile che quando un terzo della popolazione preferirà ricevere pagamenti in bitcoin assisteremo ad un effetto network che spingerà sempre più persone verso l’adozione della moneta ad utilizzo volontario.
Perché in fondo di questo si tratta: tanti pensano che Bitcoin sia uno strumento per diventare ricchi, mentre noi crediamo che Bitcoin sia uno straordinario strumento di libertà, quando questo concetto sarà ampiamente diffuso, Bitcoin avrà raggiunto il suo scopo.
Hai mai avuto dubbi sulle potenzialità di Bitcoin? Quali sono, secondo te, i pericoli che potrebbero colpire Bitcoin?
Mai avuto dubbi, forse all’inizio, ma ho imparato con la sofferenza, perdendo soldi sostanzialmente. Le sconfitte ti rimangono in mente, pian piano cominci a capire i concetti, indirizzi, wallet, paper wallet, mnemoniche, le fee e Lightning. Usando gli strumenti in prima persona si impara a conoscere la solidità del sistema.
Pericoli riguardo a Bitcoin stesso non ne vedo proprio, i principi matematici e termodinamici che lo governano funzionano, infatti il sistema ha già dimostrato di essere resiliente ed inattaccabile. L’unico vero pericolo è quello di perdere la mnemonica, altri pericoli reali non ce ne sono, magari esterni a Bitcoin, ma Bitcoin in sé non ha pericoli.
Cosa ti aspetti dal 2021?
Al di là dei discorsi sul prezzo, noi stiamo già utilizzando tecnologie molto avanzate basate su Bitcoin. Per esempio nei nostri servizi è già integrato il Lightning Network, che ci permette di elaborare pagamenti impossibili da quantificare o elaborare prima di Bitcoin: siamo stati in grado di prezzare un cubetto di ghiaccio 7 millesimi di euro, oppure attivare un trenino giocattolo pagando un 10 millesimo di euro. Mi aspetto che nel futuro prossimo queste tecnologie si diffondano, permettendo di usare un cellulare e pagare ogni secondo di connessione o kb di connessione. Per noi queste sono dimostrazioni pratiche della tecnologia che si evolve e migliora. Ci sono altri sviluppi tecnologici sopra a Bitcoin che migliorano la privacy delle transazioni come Schnorr oppure soluzioni come RGB che permettono di tokenizzare qualunque asset sulla blockchain di Bitcoin, un sistema del genere renderebbe inutili le borse regolamentate in quanto tutte le azioni di un’azienda si troverebbero direttamente sulla blockchain.
Ci lasci con una frase conclusiva?
Anche il 2021 dimostrerà che resistere a Bitcoin è inutile.