Un meccanismo a sostegno del valore della moneta.
Come funziona Bitcoin?
Vi è grande eccitazione e senso d’attesa nel mondo Bitcoin per la primavera 2024.
A breve si verificherà infatti il prossimo Bitcoin Halving, un evento tanto basilare quanto eccitante per gli utenti della blockchain.
Per quanto Bitcoin sia infatti uno strumento magico, la sua magia si fonda su due meccanismi previsti e tra di loro ben correlati, che di “magico” hanno ben poco.
I termini Proof-of-Work e Mining saranno ben noti agli addetti del settore.
Proprio come fossero pepite di un metallo prezioso, i bitcoin vengono minati (Mining) tramite un complesso processo di risoluzione crittografica definito Proof-of-Work (PoW).
Questo lavoro di estrazione ha come naturale conseguenza quella di aumentare la quantità di bitcoin in circolazione, rendendoli disponibili agli investitori.
Nulla di strano, questo è quanto accade anche con la moneta FIAT: stampando moneta si ottiene un aumento di liquidità e una maggiore disponibilità di moneta circolante.
E cos’altro si ottiene? Il deprezzamento del valore della moneta, ovvero l’inflazione.
Dal momento che le leggi della matematica valgono tanto per Bitcoin quanto per la valuta FIAT, anche Bitcoin dovrebbe essere soggetto a questo processo di perdita di valore, proprio come l’euro e il dollaro.
Per Bitcoin invece questo non accade.
Bitcoin è in grado di mantenere il suo valore incorrotto dall’inflazione grazie ad un proprio interno meccanismo di bilanciamento: il Bitcoin Halving, ovvero “dimezzamento”.
Vediamolo subito.
BITCOIN HALVING: cos’è, a cosa serve.
Nessuna paura: Bitcoin Halving non significa che qualcuno verrà a togliervi la metà dei vostri bitcoin per mantenere inalterato il valore della moneta.
L’halving (dimezzamento) si riferisce invece alla quantità di bitcoin che i miners ottengono in ricompensa del lavoro di risoluzione crittografica, il Proof-of-Work.
Il difficile calcolo che questi computer devono svolgere richiede infatti molta elettricità ed energia, spesa che viene compensata tramite una quantità determinata bitcoin.
Ad oggi, essa è stabilita a 6,25 bitcoin per blocco.
Il codice a fondamento della blockchain prevede che ogni 210.000 blocchi minati, dunque ogni circa 4 anni, i miners ottengano il 50% in meno di ricompensa su ogni blocco: è questa ricompensa che il meccanismo dell’halving va a toccare.
Questo intervento semplice ma efficace ha l’obiettivo di ridurre la quantità di moneta circolante tramite una riduzione del numero di miners interessati all’attività di estrazione.
Meno ricompensa significa meno miners. Meno miners, meno bitcoin circolante.
Così come un organismo vivente è soggetto a processi di omeostasi che ne mantengono stabili i valori vitali, così Bitcoin è dotato di uno strumento per combattere la perdita di valore che deriverebbe naturalmente dall’aumento di bitcoins circolanti.
Questa direzione data alla tokenomica Bitcoin ne fa una moneta deflazionaria, ovvero volta a ridurre la quantità di moneta circolante per mantenere bilanciato il prezzo.
Così come l’oro, che è prezioso perché raro, anche Bitcoin manterrà sempre affidabile e stabile il suo valore grazie all’inesorabile processo di halving.
Questi momenti di auto-regolazione e auto-bilanciamento sono dunque fondamentali all’interno della struttura della blockchain.
A quando il prossimo dimezzamento?
Si è detto che l’halving della ricompensa data ai miners avviene ogni circa 210.000 blocchi, per minare i quali sono richiesti più o meno 4 anni.
L’ultimo dimezzamento è avvenuto nel 2020 e ha comportato la riduzione della ricompensa per ogni blocco minato da 12,5 bitcoin/blocco a 6,25 bitcoin. Un bel salto.
Il prossimo halving è dunque imminente, come dicevamo in apertura: tra marzo e aprile del 2024 assisteremo al dimezzamento ulteriore della ricompensa a 3,125 bitcoin.
Questo processo è inesorabile ed inscritto nell’algoritmo stesso alla base di Bitcoin, dunque è sicuro, prevedibile ed affidabile, non soggetto ad alterazioni da parte di alcuno.
Il calendario degli halving è stabilito fin da principio con l’obiettivo di sostenere il valore della moneta, a differenza delle valute FIAT le quali perdono valore durante il processo di stampaggio.
Tabella tratta da https://www.ig.com/en/bitcoin-btc/bitcoin-halving
L’halving continuerà a sostenere il prezzo di Bitcoin fino a quando l’ultimo bitcoin sarà minato.
Ciò si stima avverrà nel 2140.
A quel punto, i miners saranno sostenuti tramite commissioni sulle transazioni (fees) anziché tramite un ritorno sul loro lavoro di estrazione.
Vi saranno sempre dunque degli incentivi affinché la blockchain venga mantenuta, anche quando il numero massimo di 21.000.000 di bitcoin sarà già stato minato.
Gli effetti dell’halving
I momenti di dimezzamento delle ricompense sui miners sono fortemente attesi dalla comunità Bitcoin, in quanto incidono pesantemente non soltanto sui miners, ma su tutti i possessori della moneta.
Questi halving sono attesi con eccitazione poiché tutti gli ultimi hanno visto un notevole incremento del valore di bitcoin.
L’aumento del valore è un fenomeno naturale derivante della riduzione dell’offerta di moneta, conseguenza della riduzione di miners disposti a mettere a servizio della blockchain la propria energia e la propria elettricità.
Per gli investitori questi halving sono dunque, tendenzialmente, un evento positivo, poiché significano un incremento del valore dei loro possessi.
Come sempre quando si parla di criptovalute tuttavia, bisogna stare attenti a non lasciarsi traviare da facili entusiasmi.
Molti degli esiti di questo prossimo halving infatti dipenderanno anche dalla situazione generale del mercato, dell’economia e dalla fiducia che gli investitori hanno in Bitcoin come moneta.
Le aspettative sono rosee, dunque, ma è sempre meglio attenersi al motto DYOR: Do-Your-Own-Research.
Se dunque l’attesa è quella di un mercato bullish, ovvero in crescita, tanto farà la capacità da parte degli investitori di sostenere la domanda di Bitcoin mantenendola stabile.
Scarsità ricercata
Gli ultimi due halving sono un esempio fortemente positivo, poiché in entrambi i casi il valore della moneta è incrementato a seguito di questi dimezzamenti.
L’ennesima prova di quanto la struttura della blockchain sia ben bilanciata e pesata al proprio interno, capace di assorbire scosse e di rigenerarsi continuamente.
Si definisce scarsità di una moneta la sua rarità, e ciò che rende Bitcoin un bene così prezioso è proprio questa sua interna capacità di mantenere limitata la quantità di moneta circolante.
Bitcoin è infatti, e resterà sempre, un bene scarso.
Raro, come l’oro, dunque prezioso e affidabile, progettato per mantenere il proprio valore e custodire la propria ricchezza in maniera inalterabile fin dall’inizio della propria storia.